Alessandro Vanni 

In un nuovo passo avanti nelle relazioni bilaterali tra Iraq e Kuwait, il nuovo Ambasciatore kuwaitiano a Baghdad, Ali Al Mumein, ha presentato oggi le credenziali al presidente iracheno Jalal Talabani. Al Mumein, ex capo dell’esercito, nominato nel luglio scorso, ricoprirà dunque il delicato incarico, anche se al momento non è stata decisa la data di riapertura dell’ambasciata. Secondo Khaled Jarallah, sottosegretario agli Esteri, la rappresentanza diplomatica verrà stabilita all’interno della “Zona Verde”, il recinto urbano più controllato di tutto l’Iraq e sede delle principali istituzioni fra cui il governo nazionale e tutte le ambasciate.

Iraq e Kuwait, dall'invasione del 1990, non hanno più avuto alcun rapporto diplomatico, salvo un lieve miglioramento dopo la cattura di Saddam Hussein nel 2003. La decisione di Kuwait City è un ulteriore segnale del miglioramento delle relazioni fra Mondo Arabo e l’Iraq, sulla scia della nomina di altri rappresentanti diplomatici di Paesi della regione come Siria, Giordania e Emirati Arabi Uniti. Nel luglio scorso gli Emirati Arabi avevano deciso anche di cancellare i 7 miliardi di dollari di debito del governo di Baghdad nei loro confronti.

Auspicando il raggiungimento di relazioni ''ideali'' tra i due Paesi, Talabani ha sottolineato la storia di ''fratellanza tra i due popoli'', secondo quanto riferisce un comunicato della presidenza, in cui si precisa che alla cerimonia era presente anche il Ministro degli esteri Hoshyiar Zebari. Parlando con i giornalisti, al Mumein ha poi affermato che ''i dirigenti dei due Paesi hanno deciso di dimenticare il passato e costruire buone relazioni bilaterali''. Dal 2005, dopo il sequestro e l’uccisione dell’inviato egiziano, nessun ambasciatore dei Paesi arabi è rimasto in maniera stabile in Iraq. La riapertura delle rappresentanze diplomatiche degli Emirati Arabi Uniti e del Kuwait, potrebbe finalmente spingere anche l’Arabia Saudita e il Bahrain a nominare un loro ambasciatore in Iraq, come promesso da tempo.

22 ottobre 2008

Vai all'inizio della pagina