Emanuela Ulivi 

Dopo varie resistenze, la Turchia ha annunciato ieri che permetterà ai curdi iracheni di attraversare il confine per raggiungere i curdi siriani impegnati da settimane nei combattimenti contro i militanti dell’Isis a Kobane (Ai el Arab, in arabo), città strategica al confine tra Siria e Turchia. Il segretario di Stato americano John Kerry aveva chiesto specificamente alla Turchia di lasciar transitare i peshmerga, pur comprendendo le resistenze di Ankara che sospetta di legami tra i curdi siriani e il PKK, il Partito dei Lavoratori Kurdi che anche gli Usa considera una formazione terrorista. 

Questo, come ha precisato Washington, non significa un cambio di opinione da parte degli Usa, i quali ritengono tuttavia che al momento la questione prevalente sia aiutare i curdi di Kobane e contrastare la minaccia dell’Isis.

I seguaci di Al Baghdadi, ben equipaggiati, hanno infatti già conquistato importanti territori in Siria ma anche in Iraq dove gli stessi peshmerga sono impegnati.

A Kobane, gli Stati Uniti, che finora hanno fornito il loro aiuto intensificando gli attacchi aerei, hanno lanciato ieri armi, munizioni e medicinali direttamente ai combattenti curdi.

21 ottobre 2014

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