Giulia Brugnolini 

La commissione edilizia del ministero dell'Interno israeliano ha annunciato il nuovo piano di edilizia per Gerusalemme est durante l’incontro del Primo ministro Benjamin Nentyahu   con il vice Presidente Usa Joe Biden a New Orleans. Il comunicato arrivato in tale occasione rischia di mettere in crisi i negoziati dato che il governo Netanyahu ufficialmente si dichiara contrario ad ogni nuovo piano nel settore est di Gerusalemme. 

Saeb Erekat, capo negoziatore palestinese, ha dichiarato che le aspettative nutrite dal popolo palestinese sulla visita di Netanyahu negli Stati Uniti sono state disattese e che il piano indica la chiara volontà di interrompere i negoziati. 

Per contro un portavoce del ministero dell’interno israeliano ha evidenziato che la pubblicazione del nuovo piano edilizio che prevede  978 appartamenti ad Har Homa a sud del centro cittadino vicino a Betlemme e gli altri 320 a Ramot, quartiere ebraico di Gerusalemme Est, ha il solo scopo di sollecitare i commenti pubblici  visto che l’iter burocratico per l’effettiva costruzione si prospetta molto lungo.  

Oggi il segretario delle Nazioni Unite Ban Ki Moon ha incontrato lo stesso Netanyahu per invitarlo ad attuare una nuova moratoria sulle colonie.

Non è la prima volta che la pubblicazione di un piano edilizio a Gerusalemme Est  coincide con un incontro diplomatico tra Israele e Stati Uniti: lo stesso vice presidente americano era in visita a Gerusalemme quando all’inizio del 2010 venne annunciata la costruzione di 1.600 alloggi.

All’interno dello stesso governo Netanyahu emergono sempre più visibilmente quelle disgregazioni che rischiano di ricadere direttamente sui già instabili rapporti con la comunità internazionale che infatti ha espresso in totu l’indignazione per la notizia. 

9 Novembre 2010

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