Secondo i risultati ancora parziali relativi alle elezioni parlamentari, il blocco del Primo Ministro iracheno, Nuri Al-Maliki, sarebbe in testa nella provincia di Bassora. Sebbene i risultati non siano ancora completi, il partito di Maliki sarebbe in testa in due delle tre circoscrizioni più grandi dell'Iraq, e rimane in testa in sei province del paese. 

I risultati mostrano anche che l'ex-primo ministro laico Iyad Allawi è in testa nella provincia di Anbar, la quarta provincia in cui il blocco Iraqiya di Allawi risulterebbe in testa. Finora, sono stati comunicati i risultati di 14 delle 18 province irachene. I voti delle quattro province restanti avrebbero dovuto essere annunciati ieri sera.

Nella sala stampa della commissione delle elezioni si sono registrati anche momenti di confusione al momento dell'inserimento dei dati sugli schermi dei computer, con i funzionari che hanno fatto appello alla pazienza man mano che i risultati apparivano. I computer si sono bloccati a più riprese, il che ha rallentato ulteriormente il lavoro. 

Secondo gli ultimi risultati, il partito di Maliki si mantiene in testa con circa 100.000 voti a Bassora, dove l'Alleanza Nazionale Irachena (INA), una coalizione diretta dai gruppi religiosi sciiti, occupa la seconda posizione, e Iraqiya la terza. Bassora è una provincia meridionale prevalentemente sciita, che elegge 24 dei 325 membri del Consiglio dei Rappresentanti, ed è la terza provincia con il maggior numero di membri dopo Bagdad, (che ne elegge 70), e la provincia settentrionale di Nineveh (34).

Insieme a Bassora e Baghdad, il partito di Maliki è in testa anche nelle province sciite settentrionali di Babil, Najaf, Karbala e Muthanna, mentre l'INA è in testa a Maysan e Diwaniyah.

Malgrado il previsto successo di Maliki, gli analisti hanno avvertito che i gruppi rivali possono ancora riuscire a fare una coalizione ed a governare senza il gruppo di Maliki. “C'è un desiderio di formare un'alleanza fra l'INA e i curdi, possibilmente anche con Allawi". "Loro non vogliono Al Maliki come primo ministro”, ha detto Hamid Fadhel, professore all'Università di Bagdad. La commissione elettorale in Iraq ha annunciato ieri che Iraqiya è in testa a Anbar con un grande scarto. Anbar è la provincia geograficamente più grande del paese e il centro di una sanguinosa rivolta in seguito all'arrivo delle truppe statunitensi. Iraqiya è in testa a Nineveh e nelle province centrali a prevalenza sunnita di Diyala e Saleheddin. Intanto, Kurdistania, un'alleanza dei due principali partiti curdi, sarebbe in testa nella regione settentrionale di Dohuk. Le prime cifre dicono che Kurdistania è in testa anche ad Arbil, sede del governo regionale curdo iracheno. Non si sa ancora niente su Sulaimaniyah, la terza provincia della regione.

Qassim Al-Abboudi, uno degli ufficiali della commissione elettorale, ha detto ieri che il conteggio delle 18 province irachene arriverà domani intorno al 60%. Con il sistema elettorale proporzionale è molto improbabile che qualunque partito possa avere i 163 membri necessari per governare da solo, e gli analisti prevedono la formazione di una coalizione. I risultati delle elezioni generali sono attesi per il 18 marzo e i definitivi per la fine del mese.

15 marzo 2010

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