Re Abdullah II di Giordania ha ieri sciolto il Parlamento, aprendo cosi' la strada alle elezioni anticipate. "Il Parlamento sara' sciolto da martedi' 24 novembre e le elezioni si svolgeranno in base alla legge'', si afferma in un comunicato del Palazzo Reale diffuso in serata, in cui non si precisano le motivazioni che hanno spinto il re ad adottare tale misura. L'attuale parlamento, formato da 110 deputati, e' stato eletto nel novembre del 2007.

Per l'opposizione, la decisione del monarca, che per la seconda volta in dieci anni di regno ha sciolto in anticipo le Camere, e' un passo nella giusta direzione. Il parlamento era da mesi al centro della bufera per le difficolta' nella gestione della crisi economica e degli scontri armati fra clan nel nord e nel sud del Paese.

La legge attualmente in vigore, prevede un sistema di voto maggioritario a preferenza unica e ha introdotto un sistema di quote riservate per le donne e per le minoranze quali i cristiani, circassi, ceceni e beduini.

25 novembre 2009

Vai all'inizio della pagina