Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è giunto venerdi sera a Jeddah, una delle principali città dell’Arabia Saudita. Il premier si è trattenuto fino a domenica, per poi ripartire alla volta di Doha, per la seconda tappa di questo breve tour nei paesi arabi che prevede anche un viaggio diplomatico a Dubai a Gennaio. Palazzo Chigi ha spiegato in una nota che il viaggio in Medio Oriente mira principalmente a rafforzare quella «diplomazia commerciale» a favore delle imprese italiane su cui il governo Berlusconi punta molto.

A Jeddah Berlusconi ha incontrato venerdi a cena a palazzo Reale il sovrano saudita Adbullah, mentre sabato si è tenuto un incontro con il ministro della Finanza saudita, Ibrahim al Assaf e poi il principe Naif bin Abdul Aziz, secondo vice primo ministro e ministro degli Interni. La visita ha come principale obiettivo quello di rafforzare le relazioni economiche bilaterali, con un Paese che “oltre ad essere il più grande produttore di petrolio - ha dichiarato Palazzo Chigi- offre straordinarie opportunità per le imprese italiane”.

Un incontro definito "molto proficuo e cordiale" da entrambe le delegazioni. Berlusconi, in particolare, ha voluto ringraziare pubblicamente ancora una volta l'Arabia Saudita e il suo sovrano per l'impegno profuso a favore di una stabilizzazione del prezzo del petrolio, chiedendo a Re Abdullah che il prezzo si possa fermare intorno ai 75 dollari al barile.

Berlusconi e Re Abdullah, nel loro incontro, hanno inoltre espresso una preoccupazione condivisa sulla situazione in Iran, con particolare riferimento alla ripresa del potenziamento nucleare del Paese. Così come analoga preoccupazione comune è stata riscontrata per la situazione in Iraq e Afghanistan. Particolare attenzione, infine, è stata prestata alla evoluzione della crisi in Medio Oriente. L'Arabia Saudita ha confermata la propria estrema preoccupazione per la politica dei nuovi insediamenti condotta da Israele. Una preoccupazione che il premier italiano ha detto di condividere, riproponendo ancora una volta l'idea di un "piano Marshall" per il Medio Oriente e rinnovando la disponibilità della città di Erice come sede per una trattativa di pace e stabilizzazione. Berlusconi durante il suo soggiorno ha ricevuto da Re Abdullah la più alta onorificenza reale saudita, rappresentata da una fascia verde e una medaglia.

Da Jeddah ieri Berlusconi si è spostato in Qatar. Con Doha c’è anche un’importante partnership economica, confermata dal recente incontro di martedì scorso in Italia con l'Emiro Hamad bin Khalifa al-Thani per l'inaugurazione del rigassificatore di Rovigo alimentato dal gas proveniente proprio dal Qatar.

L’Italia intende ampliare la cooperazione al di là dei tradizionali investimenti nel settore dell'energia e delle infrastrutture, puntando su nuove tecnologie, meccanica, turismo, sicurezza e istruzione. Berlusconi ha oggi in agenda incontri con il Primo Ministro del Qatar, Hamad bin Jassem bin Jabr al-Thani, e con l'emiro Hamad al-Thani.

23 novembre 2009

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