Alessandro Vanni 

ALGERI - Il Presidente algerino Abdelaziz Bouteflika sembra certo di una riconferma a capo dello Stato produttore di petrolio, dopo la presumibile facile vittoria nelle elezioni appena concluse. I dati ufficiali parlano di un'affluenza alle urne del 74,11%, percentuale superiore rispetto alle precedenti elezioni presidenziali. Il numero, se confermato, frustrerebbe le aspirazioni dell'opposizione, che aveva invocato un forte boicottaggio per protestare contro l'attuale Presidente. Gli avversari politici, cinque candidati alla presidenza, parlano di dati non veritieri, e c'è chi sostiene addirittura che l'affluenza reale sia stata di poco superiore al 30%. Occorre tuttavia notare che i principali movimenti di opposizione, in particolare quelli islamici, non hanno presentato candidati preferendo boicottare il voto. 

In effetti l'unico ostacolo alla rielezione di Bouteflika sarebbe potuto essere la scarsa affluenza, e il fatto che i cittadini algerini (circa 34 milioni) non abbiano accolto l'invito, dimostra la scarsa influenza politica delle opposizioni.  I sostenitori di Bouteflika, ancora prima di ogni dato ufficiale, stanno già festeggiando per le strade della capitale Algeri, nonostante i temuti attentati minacciati più volte dal leader di Al Qaeda nel Maghreb islamico, Abdel Malik Droukedel. Al momento si è verificato un solo attentato, nel quale due poliziotti hanno riportato ferite in seguito allo scoppio di un ordigno nascosto in un seggio elettorale in un villagio a est di Algeri. 

Bouteflika, tra le promesse pre-elettorali, ha dichiarato che investirà 150 miliardi di dollari in progetti di sviluppo creando tre milioni di posti di lavoro.

10 aprile 2009

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