Monika Kaminska 

L’Arabia  Saudita ha chiesto alla comunità internazionale di fare pressioni  sul nuovo governo israeliano affinchè instauri una politica che faciliti il processo di pace. “La comunità internazionale, e in particolare gli Stati Uniti, devono dare prova di fermezza per costringere Israele a cambiare linea, una linea che viola il diritto internazionale e che è contraria alle esigenze della pace” ha detto il ministro degli esteri saudita, Saud al-Faisal, in una conferenza stampa congiunta con il ministro degli esteri britannico, David Miliband.
Il capo della diplomazia saudita ha dichiarato che l’intervento della comunità internazionale è necessario visto che “Israele fino a ora ha frustrato tutti gli sforzi di pace e dopo le politiche annunciate dal nuovo governo non ci possiamo aspettare che da solo cambi la sua posizione”.

Faisal ha inoltre ribadito l’impegno dei paesi arabi nel sostenere il piano di pace varato da Riad nel 2002 e riproposto nel 2007. Il piano prevede la normalizzazione dei rapporti tra arabi e israeliani sulla base della formula pace contro territori. Israele dovrebbe, così, restituire tutte le zone occupate nel 1967, accettare la creazione di uno stato palestinese e impegnarsi per una pace duratura.

9 aprile 2009

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