I. Puca 

La Conferenza dei Ministri dell’Unione del Mediterraneo sulla gestione delle risorse idriche tenuta ad Amman ha posto l’attenzione sulla necessità di trovare una soluzione al problema della scarsità d’acqua in Giordania. La strategia attuata dai ministri dei paesi interessati sarà esaminata da loro e dai presidenti di ogni Paese per affrontare i problemi. Gli obiettivi principali sono due: mantenere la qualità dell'acqua e ridurre la pressione sulle risorse con una gestione controllata.

I partecipanti hanno anche individuato dei progetti chiave da discutere alla Conferenza internazionale sull'acqua del prossimo anno ad Istanbul e si sono impegnati ad aderire ad un calendario di lavori collegato alla situazione idrica nel Mediterraneo. Il canale tra il Mar Morto e il Mar Rosso rappresenta una priorità per la Giordania, anche se la sua realizzazione potrebbe essere più difficile del previsto, ma i diplomatici sperano che il progetto possa andare avanti. Nel suo discorso al convegno, il ministro giordano Raed Abul Saud ha evidenziato le scarse risorse idriche del Paese, sottolineando che la quota per persona è di 150 metri cubi all'anno, molto meno del bisogno minimo calcolato a livello mondiale, che è di mille metri cubi. La conferenza ha lo scopo di individuare una strategia di lungo periodo nella regione mediterranea. Altri progetti importanti sono la depurazione dell'acqua del mare e lo sviluppo di una gestione sostenibile nell'area.

La Giordania trarrebbe grande vantaggio dalla costruzione del canale anche in termini di risorse energetiche, di cui ora soffre la scarsità. Il canale passerebbe attraverso il deserto lungo i confini tra Giordania e Israele nel Wadi Arabia, creando una linea di confine naturale tra i due Paesi, che hanno siglato un trattato di pace nel 1964. In base al piano, ogni anno verrebbero pompati dal Mar Rosso al Mar Morto 650 milioni di metri cubi di acqua. Questo comporterebbe produzione di energia con il pompaggio dell'acqua fino a 170 metri sul livello del mare e il suo rilascio nel Mar Morto a 400 metri al di sotto. Un rapido calo del livello del Mar Morto ha allarmato negli ultimi tempi gli ambientalisti, che temono che il bacino possa prosciugarsi nei prossimi 50 anni.

23 dicembre 2008

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