Emanuela Ulivi 

Correre e divertirsi, come sanno e debbono fare tutti i bambini. E’ così che in 1.500 si sono scatenati ieri in una domenica di festa di fronte al mare di Tiro, con le loro faccine dipinte: bambini palestinesi usciti dai campi profughi e bambini siriani in fuga dalla guerra, coi loro coetanei libanesi per correre Vivicittà 2014, l’iniziativa dell’Uisp intitolata quest’anno Corri per la pace e i diritti umani. La manifestazione rientra infatti nelle celebrazioni della Giornata dei Diritti Umani del 10 dicembre, ed è stata organizzata dalla Municipalità di Tiro, dalla Cooperazione Italiana e dall’Uisp, insieme all’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, e all’Unifil, il contingente dell’Onu nel Sud del Libano. 

Alle 9.30 precise, tutti pronti al via nei giardini davanti al Centro della Croce Rossa Libanese, sotto gli occhi del direttore dell’Ufficio della Cooperazione Italiana Gianandrea Sandri, del presidente della Municipalità di Tiro, Hassan Dbouk, della direttrice dell’Unrwa, Heli Uusikyla, del comandante del contingente italiano dell’Unifil, generale Stefano Del Col e del presidente dell’Uisp Vincenzo Manco. Prima sono partiti i più grandi di tredici anni con la maglietta verde; seconda partenza per i bambini di 10-12 anni in maglietta rossa; ultimo via per quelli di nove anni con la maglietta bianca. A comporre un serpentone coi colori delle bandiere italiana e libanese.

A dare una mano, una settantina di militari del contingente italiano dell’Unifil, una realtà che ha un rapporto ormai consolidato con la popolazione libanese.

Per molti di quei bambini costretti nei campi, è stata una boccata d’aria fresca. “I bambini non sono soltanto i cittadini del futuro ma anche i cittadini del presente” ha affermato Gianandrea Sandri, ricordando che questa convinzione è alla base dell’azione del governo italiano nel rispetto dei diritti del bambino, anche in Libano dove sono in corso altri programmi per i minori. Tra le iniziative c’è appunto Vivicittà, la cui importanza per la comunità di Tiro è stata sottolineata dal presidente della Municipalità, Dbouk, in quanto rientra nel progetto Città amica del Bambino. Tiro è tra l’altro una delle sei municipalità pilota libanesi dotata di un Consiglio Municipale dei Bambini. 

Soprattutto Vivicittà è stata la dimostrazione che “è possibile portare un messaggio di pace e di speranza, anche attraverso il gesto semplice e coinvolgente di una corsa” ha riaffermato il presidente nazionale dell’Uisp Manco, aggiungendo che attraverso lo sport per tutti “è possibile costruire ponti e creare opportunità di cittadinanza e di emancipazione che quotidianamente vengono negate”.

Al termine della corsa, la consegna della medaglia ad ogni bambino. Hanno vinto tutti quanti. Per una volta anche i grandi.

1 dicembre 2014

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