Donatella Mercanti 

Giovani studenti arabi ed ebrei possono lavorare insieme per prevenire i rischi del disagio giovanile, della solitudine e dello stato di abbandono e isolamento degli adolescenti, in Galilea. Subito dopo l'esame di maturità, chi lo desideri, per un anno, sarà formato dai servizi sociali sul territorio, con un ciclo di lezioni teorico-pratiche di contenuto socio sanitario e psicologico,  per divenire educatore di strada, operatore di pace, impegnato nella prevenzione della marginalità e delle discriminazioni. I giovani lavoreranno così per sostenere ed aiutare altri giovani, per capire le fragilità dei coetanei che forse sono le loro , le diversità che portano all'intolleranza. La speranza è che ci si abitui ad una cultura di pace, di aiuto tra persone di etnie diverse, di sostegno, che ai giovani siano chiari il diritto al rispetto e ad una cittadinanza libera, e l'importanza di saper accogliere i vissuti emotivi.

Questo progetto, che durerà per tutto il 2012, è sostenuto dalla Cattedra Transdisciplinary Unesco Sviluppo Umano e Cultura di Pace di Firenze, di cui è direttore il Prof. Paolo Orefice, ed è seguito, in particolare, dalla Prof.ssa Silvia Guetta, referente dell'area mediorientale per la Cattedra Unesco di Firenze, e da Angelica Edna Calò Livnè, direttrice della Fondazione Teatrale Beresheet Lashalom, che, con i suoi spettacoli multiculturali, si propone di  educare, tramite le arti, alla pace, ed opera in Galilea, ad Haifa, al confine con il Libano.
 
29 maggio 2012

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