Redazione 

DAMASCO - Da domani per una settimana la Federazione Nazionale Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche (Anie) sarà a Damasco per svolgere una missione imprenditoriale, fortemente voluta dal ministero dell’Elettricità siriano, che vedrà le aziende tra cui Enel e Abb impegnate in oltre 40 incontri bilaterali con istituzioni e aziende del paese mediorientale. 

La strategicità dei rapporti commerciali tra i due Paesi è attestata dal fatto che nel 2008 l’Italia ha esportato in Siria prodotti per ben un miliardo di euro, con un incremento del 10,5 per cento rispetto all’anno precedente (e addirittura raddoppiando il risultato del 2006). Le produzioni elettromeccaniche ed elettroniche che il sistema Anie rappresenta coprono il 10 per cento di queste esportazioni, a conferma della crescente attenzione rivolta dagli operatori siriani alla fornitura italiana di tecnologie, in particolare per l’energia.

La domanda di energia elettrica in Siria è in costante aumento, ma la produzione nazionale non soddisfa il fabbisogno interno a causa dell’elevato tasso di dispersione derivante dalla scarsa efficienza della rete di distribuzione. Per fronteggiare i bisogni energetici nazionali, gli Enti siriani preposti alla generazione e distribuzione di energia elettrica hanno previsto un piano quinquennale dal 2006 al 2011 di investimenti, per un importo pari a 1,7 miliardi di euro, volto alla costruzione di due nuove centrali elettriche a gas con una capacità produttiva di 750 Mw nelle città di Deir Ali, a sud di Damasco, e di Deir Er Zor oltre che all’ammodernamento della rete di distribuzione. 

I progetti prevedono 100 nuove sottostazioni a 66/20 kV per la rete di distribuzione (attualmente sono 226); duemila chilometri di ampliamento delle linee di distribuzione a 66 kV ; 13.500 chilometri di ampliamento delle linee di distribuzione a 20 kV ; 23 mila chilometri di ampliamento delle linee di distribuzione a 0,4 kV (nel 2006 raggiungevano in totale gli 85.910 chilometri); 14.595 nuovi trasformatori elettrici di distribuzione da 20 a 0,4 kV; approvvigionamenti elettrici garantiti per 10 mila nuovi consumatori; completamento del sistema di elettrificazione delle aree rurali; sviluppo del ‘consumer service’ e dei sistemi gestionali, di ‘metering’ e di fatturazione della rete elettrica; creazione di un archivio informativo che raccolga tutti i principali studi relativi alle reti elettriche; contributo allo sviluppo delle attività del Centro nazionale di ricerca sull’energia. Anie costituisce la più importante associazione di categoria di Confindustria, dopo l’Ance (Associazione nazionale costruttori edili), per peso e rappresentatività. Vanta un fatturato aggregato di 62 miliardi di euro, con un’incidenza dell’export pari a 26 miliardi. Il saldo della bilancia commerciale è attivo per circa 2 miliardi di euro. Le aziende associate ad Anie occupano direttamente circa 170 mila addetti, che diventano 420 mila considerando anche quelli operanti nell’indotto.

24 novembre 2009

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