Giulia Brugnolini 

Tra Firenze e Kuwait City, città gemellate dal 1991, c’è intesa e voglia di collaborare anche sull’acquacoltura, l’allevamento in zone controllate di pesci, molluschi, crostacei e alghe.

Per iniziativa dell’Associazione Italia Kuwait  lo scorso lunedì Faisal Al Hasawi, rappresentante permanente dello Stato del Kuwait presso la Fao a Roma, si è recato all’Accademia dei Georgofili per osservare ed apprezzare le esperienze toscane di acquacoltura. Il Kuwait sta infatti valutando la possibilità di portare questa tecnica agronomica nelle nuove coltivazioni del Golfo. Il vicepresidente dell’Accademia Giampiero Maracchi ha espresso la piena disponibilità dell’Ente a collaborare per studi e ricerche. 

Al Hasawi ha poi incontrato a Palazzo Vecchio il presidente del Consiglio Comunale Eugenio Giani, il quale ha ricordato il ruolo dell’Istituto Agronomico d’Oltremare, fondamentale nello sviluppo di attività come l’acquacoltura. 

Anche l’associazione Italia-Kuwait, rappresentata dal presidente Pierandrea Vanni e dai vice presidenti Enrico Bosi e Achille Michelizzi ha ricevuto nella sua sede il rappresentante kuwaitiano, che ha manifestato l’intenzione di stabilire rapporti permanenti di collaborazione con l’Associazione e di visitare la Toscana e gli enti che operano in campo agricolo per conoscere le loro esperienze e prenderne esempio.

20 giugno 2012

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