Dall'inviato Alessandro Vanni 

KUWAIT CITY-I kuwaitiani hanno celebrato ieri il sesto anniversario della proclamazione di Sua Altezza Sheikh Sabah Al Ahmad Al Jaber Al Sabah a Emiro del Kuwait. La cerimonia ufficiale, che ha avuto il suo momento più alto con l'alzabandiera, si è tenuta a Bayan Palace dove si sono riunite intorno all'Emiro le più alte cariche dello Stato. Erano presenti S.A. il Principe Ereditario Sheikh Nawaf Al Ahmad Al Jaber Al Sabah, S.A. il Primo Ministro Sheikh Jaber Al Mubarak Al Ahmad Al Sabah, il vice presidente della Guardia Nazionale Sheikh Mishal Al Ahmad Al Jaber Al Sabah, numerosi ministri, ufficiali dell'esercito e della polizia e i governatori delle città del Kuwait.

All'arrivo, S.A. l'Emiro è stato salutato dalla Guardia Nazionale con 35 colpi di artiglieria, e un coro gioioso di bambini ha cantato l'inno nazionale. Il significato vero della celebrazione è stato espresso dal governatore di Kuwaiti City, Sheikh Ali Al Sabah, che ne ha parlato come della "più profonda espressione di gioia per la proclamazione dell'Emiro alla guida del Paese, un simbolo che riunisce in sè orgoglio, dignità e senso di appartenenza". "L'anniversario ricorda anche la memoria di coloro che hanno sacrificato la loro vita e i loro beni più cari per amore della dignità del Kuwait" - ha aggiunto poi, ricordando i martiri caduti durante l'invasione irachena nel 1990. Anche il governatore di Mina Ahmadi, Sheikh Ibrahim Al Sabah ha porto all'Emiro i suoi sentimenti di vicinanza a nome di tutti gli abitanti della città, augurandogli di continuare l'opera di sviluppo intrapresa, per il bene del Kuwait e di tutti i kuwaitiani.

A ricordare la figura dell’Emiro e il suo impegno per il Paese è stato il Ministro dell'Informazione Sheikh Hamad Jaber Al Sabah, che ha citato "i numerosi obiettivi raggiunti da S.A. l'Emiro dai tempi in cui è stato Ministro degli Esteri, dal 1963 al 2003, e Primo Ministro, dal luglio 2003 al gennaio 2006, fino ad oggi come Capo di Stato". "Alla guida della diplomazia del Paese - ha aggiunto - l'Emiro ha dimostrato grandi doti e capacità nel contribuire alla liberazione dall'invasione irachena".

La festa è proseguita nelle strade della capitale, che peraltro si sta preparando ad un’altra celebrazione, l'Hala February: un mese intero di iniziative culturali, con concerti e mostre in tutta la città. In vista del grande giorno, il 25 febbraio, quando si festeggerà il cinquantunesimo anniversario dell'indipendenza del Paese, ma anche i ventuno anni della liberazione dall'invasione irachena e il cinquantesimo anniversario della Costituzione che data dal 1962. Un momento importante per il Kuwait, per il quale fervono i preparativi, col coinvolgimento di diversi ministeri e compagnie del settore privato, in occasione del quale arriveranno personalità e ospiti da tutto il mondo. E' una festa attesa da tutti: "Aspettiamo tutto l'anno il mese di febbraio perchè è un mese gioioso e pieno di iniziative di ogni genere”, raccontano i giovanissimi incontrati in giro per la città. Che entusiasti mi rivolgono un invito cui sembra non si possa mancare: “Il prossimo sabato vieni a Salmiya (uno dei quartieri più dinamici e attivi, n.d.r.) a vedere la parata di inizio della festa. E' bellissima". Vero, l’anno scorso è stato indimenticabile: tra la folla colorata di rosso, verde, bianco e nero, come la bandiera, sulla cornice della Arabian Gulf Road, davanti ad un mare in cui si specchiavano i bagliori dei fuochi di artificio.

30 Gennaio 2012

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