Margherita Calderoni 

Salhia, quartiere residenziale e fantasmagorico centro commerciale di Kuwait City, dal 12 al 19 gennaio parlerà italiano. La Settimana del Lusso Made in Italy, con il patrocinio dell’Ambasciata Italiana, l’intervento di una girandola di sceicchi e la partecipazione di una rosa di ditte italiane, è promossa e organizzata da un giovane imprenditore italiano in Kuwait. 
Alain Roncoletta, nato in Belgio da genitori abruzzesi, ha girato il mondo ed è approdato in questo angolo di Medio Oriente fondando “Sartoria Italia”, una scintillante vetrina del prestigio artistico e dello stile di vita italiani nei paesi arabi.

Il Kuwait è un paese ricco e aperto a iniziative internazionali, oltre a favorirne gli investimenti  - spiega  - ha quindi grandi potenzialità commerciali ed è favorevolmente orientato verso l’Italia, a cui è molto riconoscente per lo spontaneo e sentito sostegno durante l’aggressione irachena”.
Firenze inoltre è gemellata con Kuwait City ed è stata recentemente il palcoscenico di eventi e riconoscimenti per favorire la scambievole conoscenza e collaborazione fra i due paesi. E Firenze è il fiore all’occhiello di questa settimana dove brillano stelle di notevole grandezza, da Ferrari, Maserati, Ducati a Vimercati Classic Forniture (Milano) a Giada Design (Novara) alle ceramiche artistiche di Castelli. (Teramo). 
Oltre quindi ad un vero sarto, Attilio Roncaccia, maestro del taglio e di tessuti per l’eleganza maschile, altri maestri esporranno prodotti a testimonianza di tradizione, esclusività, qualità toscane. La Via del Tè, il Cuoio Artistico Fiorentino, la Coltelleria Saladini hanno ritenuto di investire la loro immagine in questa manifestazione, esponendo articoli che oltre all’eccellenza della manifattura esaltassero anche la tradizione fiorentina per gusto del bello e del buono.

La Sofisticata bottega di degustazione e vendita nella centrale piazza Ghiberti è il punto di arrivo in Firenze dell’avventura iniziata 50 anni fa da Alfredo Carrai sulla Via del Tè, che lo portò a scoprire i molteplici modi di coltivare, mescolare, lavorare, produrre e somministrare questa bevanda aromatica, corroborante, esotica, per alcuni rituale e mistica.
“In nome del tè sono scoppiate guerre, sul suo commercio hanno prosperato uomini e imperi: ha ispirato poeti, filosofi e artisti..” ricorda “Milioni di persone bevono tè, ma pochi conoscono la pianta, le zone di coltivazione, i metodi di lavorazione.” 
L’oriente è la patria del tè e nel Kuwait, dove non si beve vino, il tè è veramente la bevanda nazionale, oltre al caffè. Ottime prospettive si aprono quindi per il suo mercato nella raffinata veste fiorentina proposta da Carrai, già presente in alcuni degli alberghi e ristoranti più esclusivi del paese.

La base del Cuoio Artistico Fiorentino è invece a Scarperia, nel laboratorio di Vasco Capanni, maestro artigiano che da 60 anni eccelle in quest’arte, imparata da Rino Peruzzi e trasmessa al figlio Fabio. Proprio per la qualità del materiale, la lavorazione manuale, l’esperienza decennale (fra l’altro CAF vanta l’esclusiva per oggetti da fumo del monopolio di stato) i prodotti del maestro Capanni sono un vanto dell’artigianato tradizionale fiorentino del cuoio e adatti alla filosofia di Sartoria Italia dell’articolo “su misura” di altissima qualità, sia arredi da scrivania che scatole da sigari o portagioie.
I nostri clienti sono clubs esclusivi, associazioni private, alberghi di lusso” dice. “Ogni articolo è unico ma non esattamene economico. E poiché il settore non è molto florido, il mercato arabo potrebbe rappresentare un’opportunità di espansione.”
Altri articoli scelti da Roncoletta, che ha valutato come i “suoi” sceicchi abbiano un debole per le lame, vengono dalla rinomata ditta Saladini, con sede sempre a Scarperia, dove l’arte dei coltelli nasce nel 1400.

Il marchio Saladini risale al 1851, la cui qualità si integra con l’eleganza e la praticità, sia in un temperino da tasca che in una mannaia da macellaio. Nel trionfo di lucide batterie di coltelli da cucina con ricercati manici lavorati a mano in olivo o corno, Leonardo Saladini e il socio designer Cecchi si pregiano di mantenere un loro inconfondibile stile anche se alcuni pezzi si sono adattati al gusto arabo. “Questo è più elaborato e ornamentale, quindi presentiamo anche tagliacarte personalizzati oltre a proposte per forniture alberghiere di lusso” informa questo “e abbiamo già realizzato una sciabola damascata come regalo per l’Emiro.”

Toscana quindi lancia in resta alla conquista del Kuwait durante una settimana di stile italiano profumata di spezie e di cuoio, fra manciate di confetti di Sulmona e un manipolo di artigiani ceramisti e cesellatori che si esibiranno in workshops dal vivo.
Purtroppo non si alzeranno calici scintillanti di vino spumeggiante, tuttavia farà gli onori di casa l’acqua Filette, una delle più pure acque oligominerali italiane, a rimarcare quello stile di vita che Sartoria Italia si propone di presentare ad una società di cultura diversa ma assai sensibile a cose esclusive di alta qualità.

10 Gennaio 2012

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