Per la prima volta da quando esistono le relazioni diplomatiche tra il paese arabo e la Santa Sede, un emiro del Kuwait è stato ricevuto oggi in udienza dal Papa in Vaticano. Benedetto XVI ha incontrato l'emiro Sheikh Sabah Al-Ahmad Al Jaber Al Sabah, con il quale si è intrattenuto a colloquio per circa 25 minuti. La conversazione tra il Papa e il sovrano del Golfo, in un clima di grande cordialità, è avvenuta interamente in inglese. “Sono molto contento di essere qui”, ha affermato l'Emiro, accompagnato da un seguito di soli uomini, al suo arrivo alla presenza del Pontefice, che lo ha accolto con espressioni di benvenuto. 

Al centro dei “cordiali colloqui” che l'emiro del paese arabo ha avuto con papa Benedetto XVI e successivamente con il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, che era accompagnato da mons.Dominique Mamberti, segretario per i Rapporti con gli Stati, sono stati i temi della pace in Medio Oriente, del dialogo interreligioso e della situazione della minoranza cristiana in Kuwait, come riferito in un comunicato della sala stampa vaticana: “Nel corso dei cordiali colloqui - si legge nella nota - sono stati passati in rassegna alcuni temi di comune interesse, con particolare riferimento alla promozione della pace nella Regione del Medio Oriente e del dialogo interreligioso”. “In seguito - viene aggiunto -, si è rilevato il positivo contributo che la significativa minoranza cristiana apporta alla società kuwaitiana e ci si è soffermati sulle particolari necessità di tale minoranza”. 

Dopo il colloquio privato nella sala della Biblioteca c'è stato lo scambio dei doni: due preziosi tappeti e un manoscritto risalente a circa 200 anni fa sono stati offerti al Pontefice, che ha ricambiato con la medaglia del Pontificato e una veduta di San Pietro.

6 maggio 2010

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