Il Kuwait ha votato sabato per eleggere i componenti del Parlamento per la seconda volta in due anni. I candidati erano 210 per i 50 posti nell'Assemblea Nazionale. Fra i candidati c'erano anche 16 donne. Queste elezioni sono state un simbolo di innovazione perchè, per la prima volta in un paese arabo del Golfo, sono state elette ben quattro donne. Questa non è l'unica novità, visto che i liberali e gli sciiti hanno strappato molti seggi ai sunniti, che nelle legislazioni precedenti avevano dominato l'Assemblea.
I sunniti hanno ottenuto 11 seggi, rispetto ai precedenti 21, i liberali sono passati da 8 a 9 seggi e gli sciiti da 4 a 9. 
Fra le elette, Massouma al-Mubarak, prima donna ministro nel 2005; Asil Al Awadi, docente di Scienze Politiche; Rola Dashti, in prima linea per i diritti femminili; Salwa Al Jassar, pedagoga. 
Massouma al-Mubarak fu Ministro della Sanità nel 2005, quando le donne Kuwaitiane ottennero il diritto di voto attivo e passivo.

La rappresentanza femminile della nuova Assemblea è del 9% dei 50 componenti, percentuale pari a quelle dei parlamenti europei, se non superiore.
Queste elezioni sono state definite una vittoria per le donne e per la democrazia del Kuwait. Erano state indette dall’emiro Sheikh Sabah al-Ahmad al-Sabah dopo lo scioglimento dell'Assemblea due mesi fa, per uscire dalla situazione di stallo che si era creata fra il Governo e il Parlamento.
La nuova Assemblea dovrà votare un pacchetto di stimoli economici da 5 miliardi di dollari che era stato presentato dal Governo per far fronte alla crisi globale.
Il prossimo passo sarà l'elezione del Primo Ministro, che potrebbe essere nuovamente Sheikh Nasser al-Sabah, Primo Ministro uscente, costretto varie volte a dimettersi a causa della forte presenza dei radicali in Parlamento, che con queste elezioni è stata ridimensionata.

18 maggio 2009

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